IL FUTURO DELLA POLITICA
Rottamare è una necessità
Mi
rivolgo a tutti coloro che pensano che Matteo Renzi voglia scalare o
conquistare la leadership del Pd. Dobbiamo essere disposti a riconoscere
che anche l'avversario può essere in buona fede e qualche volta,
magari, avere idee migliori delle nostre, questo non significa tradire
il proprio partito ma tifare per l'Italia e per il benessere degli
italiani. Io sto a sinistra ,usando le parole di Renzi, non per parlare
male di altri ma perché voglio parlare bene dell'Italia, perchè voglio
più giustizia sociale, perché sogno un maggior rispetto del territorio,
perché credo nella cultura, perché voglio l'Europa dei popoli e non
delle banche. Potrei andare avanti all'infinito.Non voglio essere
anti-qualcosa o qualcuno, voglio cambiare le cose e offrire opportunità
ai giovani. Voglio una sinistra che sia capace di essere Qualcosa e non
solo Contro qualcuno e voglio una politica che non ha paura di chi porta
nuove idee, le motiva e chiede di confrontarsi; voglio una sinistra che
sia capace di sognare ma che sa anche quando svegliarsi; che crede nei
diritti civili, ma anche nei doveri privati;una sinistra che sappia
creare una società basata sul merito e sul talento. Scommettere sui più
giovani penso che sia un ottimo affare anche per i più vecchi. Renzi è
nuovo perché gli altri sono vecchi, legati a una storia politica
vecchia. Abbiamo bisogno di un'idea condivisa per stare insieme, non
solo un avversario da sconfiggere. Penso che chiunque possa, debba
scendere in campo per confrontarsi e dobbiamo superare la solita
rigidità mentale legata all'ideologia politica che non aiuta certo la
soluzione dei problemi del paese. Il ricambio generazionale è
fisiologico e aiuta la crescita di tutta la società, solo in Italia la
classe politica è diventata casta. Rottamare (se non vi piace il termine
potete cambiarlo) è una necessità vitale, almeno quanto risanare i
conti pubblici. Consiglio di seguire quanto ogni giorno Renzi è in grado
di Fare nella propria città e usa le "parole" per informare i propri
cittadini e renderli partecipi e perciò più liberi (come diceva Gaber:
la libertà è partecipazione).
Nerella Righi
Gualtieri