In relazione agli articoli di stampa si precisa quanto segue.
L’Ambito Territoriale di
Mantova è stato interessato nel periodo 2003-2012 da successivi provvedimenti di
proroga al livello della concentrazione massima del parametro arsenico nelle
acque distribuite dai pubblici acquedotti e/o utilizzato da pubblici, esercizi e
aziende per l’utilizzo a scopo alimentare anche per emungimenti autonomi (pozzi
privati) per la preparazione di alimenti.
E’ notorio che il territorio
mantovano è infatti per una sua buona parte interessato da falde che contengono
il parametro arsenico, parametro presente per le caratteristiche geologiche
millenarie del terreno e non per fenomeni di inquinamento
sopravvenuti.
I successivi provvedimenti di
deroga hanno consentito nel tempo all’Ufficio d’Ambito (prima ufficio del
Consorzio dei Comuni ed ora azienda Speciale della Provincia di Mantova), di
coordinare, programmare e realizzare interventi sui pubblici acquedotti di nuova
realizzazione, estensione, adeguamento tanto che ad oggi nessun acquedotto
della provincia di Mantova distribuisce acqua con concentrazione di arsenico
superiore ai prescritti 10 mcg/litro (come accertato dai controlli dell’azienda
sanitaria locale e dagli autocontrolli dei gestori del pubblico
servizio).
Analizzata poi la situazione
degli ultimi 3 comuni, Marcaria, Roncoferraro e Viadana, l’ultimo
provvedimento di deroga ha consentito di reperire notevoli risorse finanziarie
comunali e regionali (oltre 5 milioni e mezzo di euro)
al fine di estendere le reti nei territori comunali per servire le utenze
attualmente prive del servizio.
Si ribadisce che anche in
questi 3 comuni come in tutti gli altri mantovani, l’acqua distribuita dai
pubblici acquedotti rientra nei limiti di legge e quindi appaiono
incomprensibili azioni risarcitorie da parte di associazioni dei consumatori;
tale informazione, peraltro, diffondono preoccupazione nell’utenza circa la
qualità dell’acqua distribuita che viene nell’articolo testualmente
definita “acqua avvelenata” per cui dovrebbero essere richiesti esami sanitari
precauzionali.
Rimane il problema di un
territorio ancora fortemente carente di reti acquedottistiche (diversi comuni ne
sono ancora privi), ove peraltro anche laddove è presente la rete persiste un
forte utilizzo di pozzi privati soggetti a controlli minimi od inesistenti:
Azienda speciale d’Ambito, Ufficio ambiente della Provincia di Mantova ed
Azienda Sanitaria Locale unitamente con i gestori locali dei comuni interessati
da un paio d’anni stanno coordinando incontri formativi ed informativi sul
territorio; diversi sindaci hanno già mediante ordinanza sindacale obbligato
all’allaccio.
Direttore Ato