mercoledì 1 maggio 2013
UN PATTO TRA I SINDACI DELL'OGLIO PO (per affrontare la Transizione verso una nuova economia)

1. Questa non è una Crisi Congiunturale ma Sistemica.
Ciò vuol dire che è il Sistema in sè che
non funziona più e che non ci troviamo di fronte ad una recessione che
poi finisce e si ricomincia a crescere come in passato.
2.
Questa Crisi, partita dalla finanza, ha dimostrato che le banche
occidentali, a causa della riserva frazionaria, sono in buona parte
tecnicamente fallite, perchè hanno prestato troppi soldi che non
avevano a persone e aziende che non riusciranno mai a restituirli. Fino a
che non verranno nazionalizzate, con la garanzia sui fondi dei
correntisti, difficilmente ricominceranno a fornire credito alle
imprese.
3. Le politiche dei Governi e delle Banche centrali non funzionano per rilanciare la crescita,
stanno in alcuni casi rimandando i problemi (vedi USA, Uk e Giappone)
in altri peggiorando il quadro già difficile ( vedi Unione Europea).
4.
L'Austerity ed i Trattati Europei imposti ai Paesi del Sud Europa (vedi
Pareggio di Bilancio, Fiscal Compact e Fondo di Salvataggio Europeo)
stanno provocando un avvitamento verso la Depressione Economica.
5.
A causa dell'Euro, che non si può svalutare, con le "Riforme" del
mercato del lavoro si punta a creare disoccupazione di massa per
abbassare gli stipendi (Se non puoi svalutare la moneta devi svalutare il lavoro per recuperare competitività sui mercati internazionali).
6. La crisi dei Debiti Pubblici è figlia dei salvataggi del settore bancario.
7. Questa crisi non riguarda soltanto l'economia e la finanza in senso stretto, ma anche l'Ecologica ed il Clima. L'Inquinamento Atmosferico (acqua, aria e suolo) ed i Cambiamenti Climatici sono ormai un fatto acclarato.
8. Il Picco del Petrolio convenzionale è ormai alle porte (abbiamo consumato il 50% delle riserve che non sono rinnovabili).
L'estrazione del petrolio dalle sabbie bituminose del Canada, da
giacimenti sempre più impervi sotto il mare a migliaia di metri e
l'utilizzo di tecniche sempre più sofisticate come il fracking (che
provoca mini terremoti sulla terra), oltre al fatto che il prezzo è
quintuplicato negli ultimi dieci anni, stanno a dimostrare come sia urgente fare una Riconversione Energetica dell'Economia.
Se queste sono le premesse, è difficile pensare ad un Nuovo Boom Economico
alle porte anzi è molto probabile che vivremo nei prossimi anni in uno
stato di perenne emergenza sociale ed occupazionale e assisteremo
impotenti ad un lento impoverimento della popolazione.
Questa Fase di Transizione che ci porterà inevitabilmente verso un Altra Economia, meno ricca e più spostata sul Locale, deve essere vissuta in modo propositivo sia dai Cittadini che dalle Amministrazioni Pubbliche (in
particolare i Comuni e le reti di Comuni) che possono fare molto in
termini di indirizzo per preparare la popolazione residente ai grandi
cambiamenti nelle abitudini di vita, sia nei consumi che negli
spostamenti.
Quindi pensiamo e chiediamo che
quanto prima nell'Oglio Po si crei un Patto fra i Sindaci, le Aziende,
gli Artigiani, i Commercainti al dettaglio dei centri storici (le
botteghe di prossimità) ed i Cittadini residenti per prepararsi al meglio e creare una Comunità Resiliente
che possa attutire nel migliore dei modi le innumerevoli sfide che ci
attendono dietro l'angolo senza aspettare la politica nazionale, che
ormai è completamente scollegata dalla realtà e dai bisogni quotidiani
delle persone
A titolo di esempio, non esaustivo, potremmo indicare alcune iniziative locali a tal fine nei diversi settori di competenza delle Amministrazioni:
- Autosufficienza alimentare:
creare sul territorio comunale orti condivisi a disposizione della
popolazione con l'applicazione di nuove tecniche di coltivazione a basso
consumo di risorse quali la permacultura e l'orto sinergico.
Incentivare nuove imprese agricole giovani che vendano direttamente i propri prodotti direttamente anche nelle Mense scolastiche comunali, nei mercati contadini incentivando con sgravi fiscali le botteghe che vendono a km zero.
- Recupero delle capacità manuali:
creare una "Università del Saper Fare" dell'Oglio Po che insegni ad
essere autosufficienti attraverso corsi di cucina e panificazione,
giardinaggio e orto, meccanica di base, autoproduzione di saponi e
detersivi, cucito, ecc.
- Nuova Mobilità:
incentivazione dell'uso della bicicletta con la predisposizione di un
ufficio biciclette, di ciclabili di collegamento tra i vari centri, di
politiche di moderazione del traffico nei centri storici.
- Rifiuti Zero: considerando i rifiuti una risorsa, incentivando la raccolta differenziata attraverso tariffe puntuali, la diffusione di rivendite di prodotti sfusi (senza imballaggio). Creare un mercato del Riuso vicino alle discariche.
- Moneta Complementare:
istituzionalizzare una moneta complementare all'euro di dimensione
locale (ad esempio lo scec) che trattenga le risorse economiche
all'interno del territorio favorendo artigianato, produzioni e commercio
locale.
- Fondi d'investimento locali
attraverso le banche del territorio (tipicamente le Casse Rurali) dove i
cittadini possano convogliare i propri risparmi per sostenere le
attività dell'Oglio Po e di conseguenza l'occupazione e l'economia ad
esse collegate.
- Marchio "Made in Oglio Po" , che attraverso certificazioni di qualità, testimonino la proveneinza locale dei beni che si acquistano
- Piano di riqualificazione energetica degli edifici
che punti alla massiva riduzione dei costi per metro quadrato
attraverso la coibentazione degli edifici pubblici e privati, la
sostituzione delle finestre con doppi/tripli vetri, caldaie a
condensazione, fotovoltaico e solare termico con l'istituzione di un
gruppo di acquisto e una preferenzialità alle aziende locali
installatrici che partecipano ad un bando e forniscono determinate
garanzie in termini di qualità/assistenza/sicurezza.
- Stop al Consumo di Suolo:
per proteggere la terra fertile dal cemento e dall'asfalto, incentivare
il recupero dei centri storici e preservare il valore degli edifici
esistenti.
- Sostenere i Movimenti dal basso, Associazioni, Gruppi di Acquisto che attraverso campagne di informazione, manifestazioni, riunioni coinvolgano la popolazione verso questo nuovo paradigma economico.
Senza una vera riconversione economica basata sul locale, fatta di rete solidaristica fra Istituzioni, Imprese e Famiglie, assisteremo, purtroppo, ad un grave peggioramento delle condizioni di vita, perchè con le eccellenze italiane, votate principalmente all'esportazione, non saremo in grado di dare lavoro ai giovani (che saranno costretti ad espatriare come stà succedendo in Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda) e a riassorbire le migliaia di disoccupati creatisi negli utlimi anni.
- Sostenere i Movimenti dal basso, Associazioni, Gruppi di Acquisto che attraverso campagne di informazione, manifestazioni, riunioni coinvolgano la popolazione verso questo nuovo paradigma economico.
Senza una vera riconversione economica basata sul locale, fatta di rete solidaristica fra Istituzioni, Imprese e Famiglie, assisteremo, purtroppo, ad un grave peggioramento delle condizioni di vita, perchè con le eccellenze italiane, votate principalmente all'esportazione, non saremo in grado di dare lavoro ai giovani (che saranno costretti ad espatriare come stà succedendo in Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda) e a riassorbire le migliaia di disoccupati creatisi negli utlimi anni.