Il giorno 11 Marzo si sono costituiti
formalmente i comitati locali referenti per il Forum Nazionale
“Salviamo il Paesaggio”. Obiettivo principale è “coinvolgere
il maggior numero possibile di soggetti in una rete
che condivida gli stessi valori elementari, e sensibilizzare
il nostro Paese su uno dei più grandi scempi che sta subendo, sotto
silenzio e da troppo tempo: il consumo del suolo libero e fertile a
favore di cemento e asfalto”. Gli aderenti si impegnano a rendersi
disponibili attivamente per il perseguimento di queste finalità. La
tappa principale di questo percorso è rappresentata sicuramente
dall'osservazione e dal controllo dell'operato degli amministratori
locali, soprattutto nella fase più delicata che riguarda la
redazione dei PGT (Piano di Governo del Territorio) e delle sue
relative varianti. Il consumo del suolo agricolo e delle aree verdi
raffigurano in modo eclatante il trend negativo che si sta compiendo
da decenni in maniera inesorabile. Citando testualmente
l'appello del
Forum Nazionale:“Il suolo
fertile e l’integrità del paesaggio sono la principale garanzia
per il futuro del nostro Paese, del turismo, della
nostra agricoltura e dei nostri prodotti tradizionali, della
salubrità dei luoghi in cui abitiamo e della biodiversità naturale
ivi presente. La storia ci insegna che essi sono la base concreta di
ogni cultura locale, ciò che unisce gli italiani nella diversità e
ci rende un popolo unico. Paesaggio e territorio fertile sono la
risorsa economica di cui siamo più ricchi, è assurdo sprecarla
così.” I promotori del gruppo di lavoro dei Comitati di Viadana e
Dosolo ritengono che debbano essere oggetto di attenzioni anche le
speculazioni a carattere energetico (biogas, fotovoltaico a terra
etc.)
Di recente anche il presidente di
Confartigianato Imprese (G.d.M del 1 Maggio) ha ammesso che in Italia
si è giunti alla necessità di un recupero dell'esistente, al
ripristino e alla manutenzione del territorio, sempre più soggetto
al dissesto idrogeologico causato da una cementificazione dissennata,
definita una vera e propria degenerazione verso un autentico circolo
vizioso del cemento. Come se non bastasse, vuoi la crisi economica
vuoi l'introduzione della nuova tassa sugli immobili, ci troviamo di
fronte quotidianamente ad un fiorire di alloggi in vendita.
L'obiettivo non è quindi, come affermano i detrattori, togliere
lavoro ma, al contrario, incentivare una nuova occupazione che miri
anche alla tutela e alla salvaguardia di uno dei beni primari per
eccellenza, il suolo agricolo fertile. L'ulteriore conferma alla
proposta del Forum Nazionale di fermare il consumo di suolo dovrebbe
arrivare dai dati forniti dal “Censimento del Cemento”, divenuto
permanente, ma al quale, purtroppo, il Comune di Viadana ha risposto
in modo negativo e il Comune di Dosolo, sebbene ne abbia approvato la
compilazione all'unanimità con “Verbale di Deliberazione del
Consiglio Comunale Numero 41 del 30/11/2012” ancora non ci risulta
abbia inviato il documento. Cogliamo l'occasione per rinnovare
l'appello a considerare il censimento uno strumento indispensabile
per chi amministra il bene pubblico e ne è primo responsabile,
affinché si possano gestire le risorse in maniera più lungimirante
in un'ottica di rispetto e tutela anche, ma non solo, per le
generazioni che verranno. Per informazioni e adesioni contattare:
Laura Sanfelici: laura.sanfelici79@libero.it
, Luigi Gardini: glurosa@katamail.com.