Ghinzelli. Il macello: il compratore è all'estero
L'imprenditore del
gruppo valtellinese Pietro Pini - famoso per le bresaole - che dovrebbe
essere uno dei papabili acquirenti del macello viadanese lascia tutti in
stand by dal trovandosi momentaneamente all'estero. Eppure da alcune parti
soffia un vento di cauto ottimismo. Evidentemente gli operatori
presumono che il gruppo Pini sia veramente intenzionato a subentrare
nella titolarità del noto macello viadanese. Una nota curiosa è una
considerazione virgolettata della Gazzetta che scrive di una "ancora
misteriosa opposizione di un istituto di credito su 10 che si è opposto
al piano di rilancio". Potrebbe significare che nell'impetuoso dipanarsi
del fiume di eventi ci sono state forze che - più o meno
consapevolmente - si sono adoperate per una "felice" conclusione degli
eventi.
Viadanesi presi a pistolettate
Il fatto è avvenuto nelle campagne di Brescello la notte di San Lorenzo ad una coppia di Viadana. I due cercando una zona buia che facesse risaltare la brillantezza dei corpi siderali di passaggio. Ma una persona che si credeva uno sceriffo ha - temendo che i due fossero ladri - sparato tre colpi di arma da fuoco per aria con una calibro 22 (denunciata) a scopo intimidatorio. Ora, il brescellese dovrà rispondere di una denuncia per detenzione abusiva di munizioni perché pare abbia denunciato l'arma ma non i proiettili.
Viadana. i vandali nella casa del vicesindaco
Si presumono opera di un soggetto isolato gli atti vandalici nei confronti dell'abitazione di Dario Anzola con scritte spray ingiuriose della politica in generale e di Anzola in particolare. Il contenuto delle scritte i giornali non lo specificano, in caso è bene ricordare sono il frutto di una atto vandalico con tutto il carico di discredito che ne consegue circa l'affidabilità. Anzola - che ora si trova all'estero - ha rilasciato dichiarazioni di apertura nei confronti dei responsabili invitandoli ad interloquire apertamente ma senza farsi intimorire per l'accaduto.