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Luigi Caramaschi |
Dopo
30 anni di felice matrimonio e dopo averci accompagnato negli ultimi 20
anni ogni settimana con "La Gazzetta del Po", Luigi lascia la Moglie
Oriella e il figlio Carlodaniele con Anita, i fratelli Renato e Luca e
tutti gli amici e i parenti di cui ha conquistato la simpatia e la stima
negli anni.
C'è
chi ci ha scritto su Facebook, sotto il post che ne annunciava la
scomparsa, che ora sicuramente starà creando un nuovo giornale, là dove
si trova, per l'eternità, e noi non fatichiamo a crederlo. Ovunque sia
Luigi adesso sappiamo che la sua mente vulcanica non si fermerà. Forse
troverà una risposta a tutte quelle sue riflessioni sulla religione e la
spiritualità che tanto lo appassionavano, lui come i suoi lettori,
forse starà colloquiando con Seneca o Platone, o più semplicemente starà
sorridendo mentre dall'alto guarda tutto l'affetto che numerosissime
persone fin da poche ore dopo la sua dipartita stanno portando alla sua
salma e alla famiglia.
Grazie
Luigi di essere stato parte delle nostre vite, grazie di essere stato
un artista, un creativo, un uomo senza paura di buttarti a capofitto
nelle tue folli idee, grazie di aver sempre dato un'opportunità a
chiunque, di aver osato, di averci fatto ridere, arrabbiare e
riflettere. Resterà per sempre vivo il tuo ricordo nel nostro cuore, con
la speranza che un giorno riusciremo a far risorgere "La Gazzetta del
Po" in tuo ricordo.
I tuoi cari